Inizio di saldi timido per il footfall nei Centri Commerciali: i contapersone Microlog hanno registrato dati in linea con lo scorso anno e una percentuale ancora negativa su 2019.

Anche nel 2024 i saldi sono iniziati il 5 gennaio in tutta Italia, ad eccezione della Val D’Aosta che ha visto la partenza il 3 gennaio. Per la nostra analisi del footfall nei Centri Commerciali italiani (quelli serviti dai nostri contapersone) abbiamo considerato naturalmente lo start del 5 gennaio.

Abbiamo messo a confronto i primi 11 giorni di saldi 2024, con i rispettivi primi 11 giorni del 2023 e del 2019. Per ciascun anno è stato quindi esaminato il periodo che va dal 5 al 15 gennaio. Così facendo abbiamo potuto analizzare i primi due weekend consecutivi.

Allineando il grafico, ci è stato possibile confrontare direttamente le performance degli ingressi nei primi due fine settimana di saldi per ciascun anno, così da avere un colpo d’occhio immediato della tendenza.

I risultati: ingressi allineati al 2023, ancora in negativo sul 2019.

Saldi-2024-grafico-trend-ingressi-Centri-Commerciali

Iniziamo dalla giornata di apertura dei saldi. Il 5 gennaio 2024 guadagna un +1,4% di ingressi sul medesimo giorno dell’anno precedente, mentre cede il -29,4% sul 2019. Nel valutare questo dato è giusto tenere presente che nel 2019 lo start dei saldi coincideva con un sabato, già di per sé giorno della settimana di massima affluenza.

Arrivando al primo weekend (sommando le affluenze di sabato e domenica) possiamo sottolineare un trend solo lievemente positivo del footfall per il 2024 sul 2023, pari al +0,7%. Negativo il dato sul 2019, al -22,3%.

Secondo weekend di saldi: ancora un lieve miglioramento rispetto al 2023, +1,1%, mentre sul 2019 la differenza che si assesta al -17,9%.

Confrontando l’intero periodo oggetto di analisi, dunque gli 11 giorni consecutivi dal 5 al 15 gennaio, rileviamo che il 2024 cede un -1,9% sul 2023, e un -12,2% su anno pre-Covid. Va precisato che queste percentuali sono calcolate con il totale degli ingressi dal 5 al 15 gennaio di ogni anno, a prescindere dai giorni che compongono il periodo. Premesso questo, il dato risulta negativo su anno precedente perché nel contare gli 11 giorni consecutivi del 2023 vi è un giovedì in più (il giorno di apertura dei saldi), mentre quest’anno è presente un lunedì in più (normale giorno di bassa affluenza).

Normalizzando questo dato, gli ingressi risultano pressoché allineati al 2023, come ben evidente dalle linee del grafico che dopo il primo weekend iniziano a sovrapporsi. Per avere un dato preciso, consideriamo il periodo che va dal primo sabato alla seconda domenica di saldi, quindi 9 giorni consecutivi includendo due weekend: così facendo rileviamo che il 2024 guadagna un +0,9% sul medesimo periodo del 2023.

saldi-2024-ingressi-da-primo-sabato-a-seconda-domenica

Considerazioni

Possiamo dire che questo inizio di saldi, e più in generale questo inizio di gennaio, sta portando avanti la tendenza dei mesi scorsi, dunque all’insegna di un sostanziale equilibrio degli ingressi anno su anno.

I dati del 2024 sono pressoché allineati a quelli del 2023, mantenendo di conseguenza inalterato il divario sul 2019. Anche considerando le normali differenze di calendario fra un anno e l’altro resta evidente il sostanziale equilibrio in termini di ingressi. Quest’anno, ad esempio, il coincidere dell’epifania con un sabato può aver tolto un po’ di affluenza e provocato l’inversione di tendenza fra il sabato stesso e la domenica seguente (ben evidente sul grafico), ma nulla di così significativo.

Il nostro dato degli ingressi rispetto al 2023 poi, se confrontato con i primi dati di vendite e fatturato rilasciati da Confimprese, conferma una situazione complessivamente di stallo per questi primi giorni di taglio prezzo. La scarsa propensione al consumo delle famiglie italiane viene evidenziata da flessioni nelle vendite mediamente attorno al -6%: abbigliamento-accessori in calo del -8,3%, altro retail del -3,3%.

Dall’analisi Confimprese emerge però un dato positivo, ovvero che a performare meglio in questo inizio di sconti sono stati i canali fisici e in particolare i centri commerciali. Nessun retailer ha indicato i marketplace tra i canali meglio performanti. Non un caso: segno che i saldi vengono ancora associati ad un’esperienza emozionale e “fisica” da parte dei consumatori.

Guardando oltre l’analisi di questi saldi, vi sono senza dubbio altri elementi di positività in ottica futura. L’Osservatorio CNCC (Consiglio Nazionale Centri Commerciali) ha inquadrato una situazione confortante analizzando il 2023 appena trascorso, con fatturati in crescita di circa il 3% rispetto al 2022, in cui spiccano i settori ristorazione, cura della persona, cultura e tempo libero. E la spiegazione è proprio da ritrovarsi nei format innovativi proposti dai Centri stessi, sempre più progettati per trasformare le ore trascorse nelle gallerie in un’esperienza coinvolgente.